Vita

Le sue immagini sono informate da semplici domande, che vanno dalla difficoltà di essere donna alla tirannia delle religioni, alla necessità di godere e abbellire le nostre vite, oltre a mille altri argomenti su cui lei si diletta a riflettere ogni giorno. Nella sua fotografia utilizza emblemi universali come Barbie, ma anche icone del cinema e delle passerelle. Sono fonti inesauribili di ispirazione e riflessione, generano idee che le piace riprodurre. Dietro ai simboli, c'è la forza dell'apparenza, l'esigenza personale, un sogno comunicato, la fabbrica del mondo. Attraverso la sua serie di "suore" o "burqa", mette in evidenza il peso della religione sull'identità femminile. Le religioni sono scritte e dettate dagli uomini. Così, l'artista si interroga sul posto lasciato alle donne, ai loro desideri. "A un certo punto della storia, gli uomini hanno cominciato a temere il potere delle donne. È nato il patriarcato. E così la religione. La perversione e l'interpretazione errata dei testi religiosi hanno imposto codici di modestia alle donne di tutto il mondo. Oggi, dopo migliaia di anni di repressione, le donne possono uscire dal loro guscio. Tutte con missioni diverse, ma con la stessa forza vitale e (a volte) la libertà di esprimersi".